venerdì 22 maggio 2009

“Luoghi” Amerigo Iannacone


COMUNICATO STAMPA

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Fresco di stampa
Il nuovo libro di Amerigo Iannacone


Nuova pubblicazione dello scrittore molisano Amerigo Iannacone. Si tratta stavolta di un volumetto dal titolo “Luoghi” (Ed. Eva, Venafro, maggio 2009, pp. 48, € 6,00), che raccoglie 31 poesie dedicate ad altrettante località, il piú delle volte piccoli centri di provincia, cui l’autore è in qualche modo legato, per la presenza di poeti ed artisti amici. Un libro che l’autore stesso ha definito come sua “geografia poetica”.
Di seguito, una recensione di Irene Vallone e un “nota di lettura” di Aldo Cervo.


Amerigo Iannacone i luoghi dell’anima

I luoghi dell’anima sono quelli che Amerigo tratteggia nel suo libretto ultimo. Rappresentano la mappa geografica di incontri nei quali si sono tessute relazioni elevatesi col tempo fino a divenire in molti casi rapporti imprescindibili per qualsiasi cosa nuova venga mossa. Il poeta Amerigo con modi garbati tiene in sé il calore degli incontri con gli amici di sempre e con quelli nuovi, e con questi forgia versi, patrimonio di amicizia e di poesia.
La prima lettura si dispiega tra le viuzze, le calli di Venezia, dove ad essere incontrati sono i padri della scoperta (Marco Polo), dell’arte (Tiziano e Tintoretto), della musica (Antonio Vivaldi) e della letteratura (Carlo Goldoni), precursori della curiosità e creatività letteraria e culturale dell’autore.
Nel proseguo l’autore Amerigo, si muove nella sua Venafro e in tutto il Molise riecheggiandone il patrimonio storico culturale, rimproverandoli come un padre buono che invita i figli ad essere piú artefici di se stessi e meno crogiolati sugli antichi albori. Ma… “Il Molise / è terra di silenzi / …è un lembo di cuore”: Amerigo se lo stringe a sé in un caldo abbraccio, “questa terra di scrittori / dalla penna facile / e dalla vita difficile”, vorrebbe poter alleviare le difficoltà che ogni autore incontra sulla strada della scrittura. La dea scrittura, che pur non dando altra garanzia se non solo quella della volontà di comunicare il proprio modo di essere attento ai mutamenti dell’io in rapporto con il microcosmo di amicizie e luoghi di questa Italia centrale, sempre si fa pervasiva muovendo le corde dell’anima con i segni dell’inchiostro.
Nella lettura dei Luoghi c’è il rimando ai luoghi cari di D’Annunzio con l’Adriatico selvaggio, a Francesco Jovine con le Terre del Sacramento che diventano Terra dei silenzi nei colibrí, questo Molise, forse proprio per l’orografia del territorio che vede paeselli abbarbicati sulle montagne come Pesche, o Chiauci, che vista dall’alto sembra una stella cometa o Agnone e altri paesi che scendono dolcemente lungo i pendii e altri ancora che sembrano cullati dalle montagne tutt’intorno.
Si va fuori dai luoghi cari al poeta per incontrarne altri, altri amici che scaldano il cuore, come Maurizio di San Pietro Infine, attuale leit motiv di incontri culturali per traghettare il paese dai ricordi ai fasti del futuro e cosí Gerardo che con Alvito e Gallinaro e i poeti da tutta l’Europa dà respiro alto alla Ciociaria come terra e a noi dalla mente e il cuore attenti alla poesia dona opportunità di conoscenza.
Procede lenta la lettura dei Luoghi ed è un affiorare di persone e lingua comune che rimesta nella memoria, viva. Come non si può non essere grati ad Amerigo per aver compiuto con questo lavoro di tessitura, di mappatura quasi un manifesto della letteratura dell’Italia centrale. C’è Aldo Cervo con Caiazzo… “conoscevo solo il suo nome / che mi suonava male /…poi conobbi Aldo”… Aldo maestoso nel suo romanzo La Cinciallegra. Ci siamo anche noi del Golfo di Gaeta e dovremmo ringraziare coram populo Nicola Napolitano che con Amerigo nel lontano ’86 iniziò una frequente corrispondenza che divenne ancora piú intensa con Giuseppe Napolitano, fino ad oggi, quando ogni incontro non pare tale se non c’è la presenza di Amerigo.
A disegnarla bella la mappa della poesia dei luoghi ci sono anche Coreno Ausonio con Domenico Adriano e Tommasino Lisi e Itri, Cassino, Napoli e Castelfranci (mi perdonino quelli non menzionati), e felice il rimando agli amici in comunione di parola: Georges e Nicole Drano e Carlos Vitale che tutta questa poesia fanno volare nelle loro terre.

Formia, 11 maggio 2009
Irene Vallone

AMERIGO IANNACONE, Luoghi - I Colibrí - Ed. Eva, maggio 2009, pp. 48, € 6,00.



I Luoghi poetici di Amerigo Iannacone

Nell’agevole silloge “Luoghi” Amerigo Iannacone, con l’amabilità che lo contraddistingue, riunisce, delimitandola, la sacra cerchia dei suoi affetti letterari.
Elemento unitario è l’amore.
«Bella novità!» mi si potrebbe dire.
Ma – precisiamo – nel volumetto la corteggiata ispiratrice si discosta dalle tradizionali beatrici, o laure, o fiammette, ed è invece una figura femminile speciale: Madonna Poesia.
Cosí, inseguendo da amante mai pago siffatta Creatura, lo scrittore di Ceppagna se ne va girovago per “luoghi”, i piú disparati, che poi negli ispirati versi, da par suo, descrive e celebra.
Dall’insieme dei canti s’espande un’armonia gradevole secondo un dettato ritmico personalissimo, che del vecchio pentagramma accoglie echi alla libera, integrati – i medesimi – in liberi costrutti, in libere scansioni.
Aldo Cervo

AMERIGO IANNACONE, Luoghi, Ed. Eva, Venafro, maggio 2009, pp. 48, € 6,00.

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