venerdì 30 ottobre 2009

BLA BLA BARACCA SOUND



questa sera, durante la presentazione del premio ASSE DA STIRO a cura di Poesia Totale durante l'intervista con Max Ponte, a Radio Alma,
musica di
BARACCA SOUND
si chiama "Bla Bla" il nuovo cd del sound system romano, Baracca Sound.
La crew è già molto conosciuta in Italia e soprattutto dalla massive romana in quanto vanta più di dieci anni di vita tra concerti, festival e produzioni discografiche che hanno portato ad una crescita sostanziale.
Nel 1997 avviene la prima formazione e la nascita di un sound quasi interamente autocostruito fino ad oggi con la nuova formazione, dove si sono aggiunti Pavese, Jimbo ed Enzino e si presentano con il loro quarto album.
E' il primo lavoro a contenere dodici tracce in tutto di puro raggamuffin romano.
A dare un ottimo contributo ci sono Natty Valerio e Rasta Blanco (radici nel cemento).
Un lavoro autoprodotto e registrato nel baracca's studio e con il quale hanno dimostrato di aver raggiunto una grande qualità musicale.

DISCOGRAFIA:
Anteprima Baracca - 2000
Meraviglia - 2001
Come Bambini - 2008
Bla Bla - 2009


Il cd è acquistabile al costo di cinque euro o in download gratuito, in quanto l'album è registrato in copyleft.

Per scaricarlo GRATUITAMENTE cliccare su uno dei seguenti link:
www.myspace.com/baraccasound - www.baraccasound.it


UFFICIO STAMPA:
Alessandra Margiotta
349/6205271
www.myspace.com/alexareggae
www.myspace.com/alexamargiotta

ASSE DA STIRO PRIZE 2009

ASSE DA STIRO PRIZE 2009
il premio letterario, unico sul panorama italiano, volto a sanzionare
criticamente e ironicamente un prodotto editoriale


RADIOPROCLAMA
La proclamazione del vincitore PAOLO GIORDANO per la sua opera più famosa,
LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI, avverrà via radio dal centro del continente,
in seguito alla votazione di una giuria popolare di cento lettori

Il premio andrà in diretta sulla
RADIO BELGA ALMA/Bruxelles
Nel corso del programma letterario La Tela Sonora

VENERDì 30 OTTOBRE 2009 dalle ore 20.40
con Max Ponte e Gabry T in onda.


Matteo Vecchio, ricercatore di Italianistica all'Università di Firenze, ha
scritto un breve saggio che verrà presentato in onda e che si allega al
comunicato.

Un asse da stiro formato bambino in materiale nobilissimo verrà inviato dopo
il 30 ottobre al diretto interessato presso la casa editrice.


L'Asse da Stiro è prima di tutto una speranza di riscatto per chi ama la
letteratura e la nostra rotondissima e musicale lingua, l’assunzione e la
riscoperta del valore della critica, dalla parte di chi legge.


Il gruppo con i commenti dei lettori:

http://www.facebook.com/group.php?gid=59016306045


Radio Alma Podcast
http://radioalma.blogspot.com/search/label/la%20tela%20sonora


***


Asse da Stiro Prize 2009 / Dichiarazione


Poesia Totale istituisce l'"Asse da Stiro Prize",
il premio per l'autore che si è distinto maggiormente per la piattezza della
sua opera, per non aver utilizzato alcuna innovazione linguistica e aver
cavalcato una mediocrità stilistica che ha giovato al mercato

Proclamazione
L'Asse da Stiro Prize 2009 è conferito a Paolo Giordano
per l'opera "La solitudine dei numeri primi", Mondadori

L'"Asse da Stiro Prize" ha come obiettivo quello di ristabilire la valenza
della lettura critica da parte di un pubblico che non si piega alle ovvietà
delle proposte editoriali e vuole, invece, rilanciare la ricerca e il
coraggio della creazione.
Nell'imperversare di premifici che si stanno rivelando opera di uomini senza
scrupoli, l'"Asse da Stiro Prize" è un'occasione per mettere nuovamente in
discussione l'istituzione di riconoscimenti che non creano cultura ma solo
medaglie e decorazioni per l'album di famiglia. Grandi autori della
letteratura si sono distinti per il rifiuto di simili pratiche. In Italia si
contano più di mille premi, molti autori mediocri pubblicati e tanti talenti
ignorati.
Oggi pochi pensano a cosa si cela dietro un premio. Molti ne vorrebbero uno.
Molti acquistano libri con la fascetta che ne attesta una presunta bontà,
cartacea voce del marketing. Molti autori sedicenti impegnati, di ogni età e
orientamento politico, non esitano a correre a ritirar bottiglie, patacche e
ferramenta. Non si tratta di eliminare i riconoscimenti, si tratta di
dotarli di senso compiuto, aprirli a finalità di condivisione culturale,
inserirli in un contesto estetico diffuso.
L'"Asse da Stiro Prize" si concretizza in un asse da stiro. L'asse da stiro,
con suo regolare imballo, verrà spedito direttamente all'autore attraverso
la casa editrice di appartenenza, affinché anche l'editore, attraverso il
volume, non cartaceo ma metallico dell'oggetto, possa valutare più
coraggiose scelte editoriali.
L'"Asse da Stiro Prize", ha alla base un comitato critico formato da
lettori, liberi cittadini, intellettuali e figure del mondo culturale e
letterario. Il rifiuto del provincialismo letterario, della lettura fine a
se stessa e di una annoiata buonista indifferenza, per rianimare la
letteratura.

Poesia Totale, ha costituito una giuria di un centinaio di lettori con un
gruppo su Facebook dal titolo “Un asse da stiro per Paolo Giordano”, i
giurati parteciperanno anche all'elezione del prossimo candidato 2010.

http://www.facebook.com/group.php?gid=59016306045

"Asse da Stiro Prize" è un'iniziativa promossa da Poesia Totale / Torino,
rassegna indipendente di poesia di ricerca, comitato critico diretto da Max
Ponte


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Poesia Totale / Insetto corazzato si nutre di vocali e consonanze
http://www.myspace.com/poesiatotale
e.mail: programma@poesiatotale.eu
phone 3341696877

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Cinque piccoli scritti su Paolo Giordano
Matteo M. Vecchio


*
Paolo Giordano è un bravo ragazzo. Timido, esile, dal sorriso gentile, dai
modi affabili e cortesi, forse talmente cortesi da risultare distaccati e
algidamente estranei al contesto che lo circonda. Credo potrebbe essere un
ideale e redivivo Guido Gozzano, se svestisse i jeans e la T-shirt e
indossasse giacca inglese, camicia a colletto rigido e cappello, ed evitasse
di impiastricciarsi i capelli di gel. Credo che un'aura torinese,
malinconicamente tale, percorra il suo modo (gentilissimo, ripeto, financo,
a tratti, affabile) di porsi e di rapportarsi agli altri. Affiora forse in
qualche traccia di pacata insofferenza verso un mondo di adulti che lo
intervistano, se lo contendono per festival letterari e trasmissioni
televisive (gli vorrei domandare soltanto se lui si ritiene tra gli Infelici
Molti o tra i Felici Pochi, solo questo), lo sballottano da una parte
all'altra, ne seguono e monitorano i movimenti, ne curano l'immagine.
Nel senso: il suo apparente distacco, pur sempre ironico e come stupito da
ciò che gli accade intorno, che emerge dalle azzurrità di per sé slontananti
dello sguardo, sembra, e forse effettivamente è, spia inconfessabilmente
nevralgica di una insofferenza, impeccabilmente tenuta a bada, nei confronti
di un un successo che, pur gratificante (lo Strega gli ha cambiato la vita,
ha detto), gli ha forse sottratto una non esile porzione di sé (di un
possibile sé alternativo a tutto questo, lontano da ingombranti ed esigenti
ruoli pubblici), una modalità di vita pensante, appartata per quanto
ricettiva e scrutante, che è, in definitiva, la condizione operativa dello
scrittore.

*
Immaginiamoci un ipotetico faccia a faccia tra Giordano ed Emily Dickinson.
Lei compunta che gli mette tra le mani un giglio e gli dice che vivere è
l'estasi, gli parla che la poesia è quando senti che una scure ti frantuma
il cervello. Lui, altrettanto compunto, che si guarda intorno, scruta le
geometrie dello scialle blu, lavorato a nido d'ape, di Miss Emily, ma che
forse già ripensa (ed è un pensiero che lo allontana da lì, da quella
stanza, dalla polvere impercettibile che vola al raggio di luce) alle
solerti raccomandazioni del proprio press agent, prima che rilasci una
intervista.

*
Il successo infrange la soglia, esigente, tra lo scrittore e il mondo,
soglia che gli permette in un certo senso di vivere e di non vivere allo
stesso tempo, di ammortizzare le bruciature del reale e di farle cadere e
decantare nella scrittura. Insofferenza e desiderio (anch'esso sapientemente
tenuto a bada) di spoliazione da tutte le etichette, da tutti gli abiti, da
tutte le sbrodolature che la critica, a volte (non sempre) piuttosto
acriticamente, gli ha cucito addosso, quasi su misura, trascurando
(tragicamente) i limiti del romanzo. Limiti che, in ogni caso, non
presentano una connotazione necessariamente negativa. Limiti nel senso di
coordinate cartesiane entro le quali si incardina la geometria narrativa,
del romanzo. All'interno di quest limiti (riconosciuti, meglio, questi
limiti), ed escludendo la fascinazione mediatica che l'autore del romanzo
esercita, è possibile elaborare un discorso critico coerente, che muova cioè
dalla nudità dell'opera e in essa, entro le sue coordinate, si concluda.
Senza derive agiografiche, senza sconfinamenti mediatici. Senza confondere
le acque con interventi e azioni pubblicitarie. Un discorso critico che
escluda totalmente la componente mondana che un autore può lasciare, scia
più o meno agevole da condurre, dietro a sé, se è il problema del
mantenimento, come dire, di questa aura mondana, a costituire il rovescio
della medaglia. In altre parole: se baso la mia fortuna critica anche sulla
mediaticità della mia presenza sulla scena letteraria, dovrò necessariamente
fare i conti con l’inesorabile sic transit gloria mundi - il venir meno
dell'effetto mediatico della sorpresa e dello stupore, lo spegnersi dello
strascico sfolgorante - che, più o meno tardi, coinvolge la scena del mondo.
È cioè con la magmatica transitorietà del postmoderno che uno scrittore deve
fare i conti. Con il fatto che manchino appigli ermeneutici alla critica su
cui fondare opinioni prive di ipoteche, e agli scrittori manchi la materia
prima (a vari livelli: culturale, storico, antropologico) per radicare il
proprio sguardo nel contesto della modernità e farne emergere gli archetipi,
i nuclei di significato. Manca forse la capacità, e ai critici e agli
scrittori, di agire sulla materia del mondo. Sul magma incomprensibile del
postmoderno.

*
Dovrebbe restare il valore della scrittura, la sua possibilità di aderenza
all'esperienza del mondo.
A questo punto si innesta una successiva riflessione. La presunta dicotomia
tra cultura scientifica e cultura umanistica. Il romanzo e il suo scrittore,
fisico, hanno fatto sì che ritornasse a galla la questione della presunta
alterità tra letteratura e scienza. Ma aveva ragione Cristina Campo, credo,
a dire che in Italia non esistono lettori di Musil (ma, a questo punto,
neppure di Primo Levi), che nell'anno della sua laurea in matematica
pubblica Toerless. Che gran parte della fortuna mediatica del romanzo si sia
giocata su questa apparente dicotomia è evidente. Ma si tratta di un bluff
critico. Scrivere di fatto è matematicizzare il pensiero, tradurlo in una
coerente architettura.
Dov'è, allora, la sorpresa?
E allora, come superare e ammortizzare un successo che imprigiona un nome a
un'opera?

*
Ma Paolo Giordano è da incontrare in sogno, con Lyda Borelli e Amalia
Guglielminetti, a Torino millenovecentodieci, tra i portici e piazza
Castello. Lontano dall'ufficialità che lo soffoca. Giordano si incontra
altrove, non nel libro, nel senso che il suo mondo percettivo e umano è
distante da quello dei personaggi del libro. Forse ha sfiorato vite come
quelle di Denis, di Viola, di Mattia e di Alice, ma non ha voluto stringere
amicizia.
C'è uno stridore ironico tra lui e loro.
Perché non si mette a gridare, con e come Miss Emily, "I am Nobody!"?


Matteo Vecchio è critico letterario e ricercatore, e si occupa in
particolare di poetesse (Antonia Pozzi, Daria Menicanti, Cristina Campo), di
filosofe (Simone Weil) e di dottoresse della Chiesa (Teresa di Lisieux).
Suoi lavori sono apparsi per le case editrici Viennepierre e Nuova Editrice
Magenta. Collabora al progetto Poesia Totale/Torino.

giovedì 29 ottobre 2009

Improvvisazioni Poetiche


TalkPlayPainting
Improvvisazioni Poetiche
Voce Drum Machine Music Painting

from Zurich
PIXIE BROWNIE drum machine chitarra voce
DEATH OF A CHEERLEADER chitarra+voce+tastiere

Contenitore artistico ART VISUAL DESIGN
Francesca Checchi He-Art LaSituazione

Improvvisazioni Poetiche Dale Zaccaria
Pittura Estemporanea Eugenio Alfano

Roma on Saturday 21 Nov h 10pm
Ass. Culturale l'Asino che vola
via Cimmara 34 Roma - Rioni Monti Cavour

ingresso euro 3,00 con tessera

www.myspace.com/lasinochevola

mercoledì 28 ottobre 2009

la tela sonora 30 ottobre intervista Luigi di Ruscio



Silenzio, parla Luigi Di Ruscio
Libri, fabbrica e passione politica di uno spirito sovversivo fluviale e lirico in perenne conflitto con il mondo
Di Angelo Ferracuti

Luigi ha settantacinque anni ma conserva lo spirito meravigliato di un bambino. Curioso della vita e pieno di stupore, coglie sempre l’attimo per un’impennata lirica e sovversiva che scombina i piani e ti fa vedere le cose in maniera diversa e avversa. Una memoria instancabilmente vitale, profondamente comica e in conflitto perenne con le cose del mondo. E lo fa parlandoti di sua moglie Mary, la sua musa nordica alla quale ha dedicato le Mitologie (Lietocolle editore), ti parla del suo nuovo romanzo fluviale di cinquecento pagine, Santi polverizzati, in cerca di editore, dove il suo alter ego Palmiro, che condensa nel nome una storicizzazione, e titolo del suo romanzo più famoso (prima Transeuropa, poi Baldini e Castoldi), partito in treno dalle Marche incontra a Milano un fondamentalista cattolico che vende crocefissi. Polverizzati, appunto, quasi visti dopo un’esplosione di prosa materica irriverente rispetto a tutte le forme. Come la sua, naturale e ribelle, quella di uno sempre pieno di invettive comiche contro la stupidità del mondo viste e digerite da un comunista prima di natura, poi di cultura autodidatta, infaticabile scrittore di un verbale che in poesia o in prosa attraversa mezzo secolo di storia italiana vista da Oslo, in Norvegia, dove vive dal 1957.
Sto parlando di Luigi Di Ruscio, classe 1930, uno scrittore mitico per molti di noi inclini a combattere con le parole, che nonostante la lontananza geografica sa ancora raccontare il nostro paese da massimalista, prendendo di petto storia e memoria come fossero tutte al presente e vive sotto i suoi occhi in presa diretta, capace di scaraventartele in faccia con tutta la violenza e la tenerezza che lo contraddistinguono, potente come pochi.

“Per la questione aborto è la donna che deve decidere. Non certo il papa che non verrà mai ingravidato”, oppure: “Sono ritornate le folle oceaniche, per la morte del papa e del nuovo papa, e non abbiamo più un Gioacchino Belli che per tutto questo spettacolo neopagano, ci faccia ridere.”
Legge ancora le Mitologie di Mary, tossisce: “Io amo la Norvegia e anche mia moglie nordica, in Italia non avevo mai capito bene che vivevo in un pianeta tanto ero immerso nel sociale”

“Il fascino della Rivoluzione d’Ottobre è troppo grosso per spararci sopra, con tutto il mio populismo avrei sparato sui sanfedisti e mi avrebbero azzannato. Teorizzo anche una non appartenenza a questo vostro mondo, però pago le tasse senza il minimo trucco, ho trasportato tutto l’universo linguistico italico ad Oslo anche perché occupava pochissimo spazio. Ho trapassato le frontiere senza nessuna noia doganale, come un re incoronato…” “adesso leggiamo le poesie, la prosa è stancante”. Penso che un poeta che ha vissuto il populismo e gli anni ‘50, dove la forza della comunicazione era soprattutto nel parlato, emigrando e “isolandosi”, è riuscito a salvare l’oralità, il discorso diretto, questa è la sua principale forza. Dice che aveva pensato di scrivere un libro “Istruzioni per l’uso della poesia”. Del progetto però c’è solo questa prima pagina che leggerà. Attacca: “Non scrivete le poesie se nello scrivere non ne ricavate rilassatezza, felicità sessuale, leggerezza nei contatti con il prossimo tuo, se non senti lo stesso iddio in prossimità della tua ombra, gioia lavorativa in fabbrica, scioltezza nel lavoro manuale, aumento vertiginoso della creatività mentre scrivi, sviluppo imprevedibile della personalità, leggermente inebriato, come a precipizio. Se tutto questo non succede smetti subito. La gioia della poesia è solo nello scriverla”. E più avanti: “sarai assalito da associazioni mentali meravigliose e imprevedibili. Scrivi con le spalle bene appoggiate alla spalliera della sedia, scrivi per ore e ore senza stanchezza…piove, nevica, tutto irrompe e avanza, avanzano le fiamme dell’incendio, il Titanic affonda e tu imperterrito a scrivere un verso dietro all’altro e smascherare anche l’iddio immobile e tutti i maiali delle logge massoniche più coperte, tutte le carogne associate e persino la repubblica nostra”. Continua a leggere, la sua prosa sembra crescere dentro le ruote dentate di un ingranaggio che trascina, trova nell’enunciarsi sempre una nuova forza espressiva che nasce da una lingua incandescente. Poi tra un aneddoto e l’altro, racconti che strappano le risa ai presenti, comincia a leggere le poesie de L’ultima raccolta (Manni).

guarda il video
.........

DOEL


La storia di questo villaggio continua e non si ferma qui.
Eva Van tulden ed alcuni artisti si sono incontrati a Doel in Pastorij Street il 17 ottobre scorso per un evento/performance per sostenere l'idea che questo villaggio debba essere salvato

alcune foto disponibili qui

On Saturday 17 October, artists affiliated with the Amsterdams Balloon Society from Ruigoord (Amsterdam) installed their Axis Mundi in Pastorij Street in Doel. Similar Axes Mundi were erected in Ruigoord and Christiania (Denmark), thus interlinking these free cultural spaces.

Giovanna Marmo, da "Fata morta", Edizioni d’if, 2006.






Guardami

Sono la fata morta,
sono il tuo specchio,
la mia dolce vendetta e

non ho voce.

Non dormire. I miei occhi ti sorvegliano.

Sono il tuo letto,
la tua bara con i frutti morti,
il tuo letto con i tuoi stupidi angeli.

Fermagli di donna ti mostrano i denti.

Sono la stanza dove tu,

cospargi il tuo corpo
di tossici unguenti.

Sono quella che dice, ti amo bimbo mio malato.

Sono la doccia di sabbia disperata,
quella in ginocchio,
che si tinge i capelli di nero,
che ti trapassa il volto.

Mia fata morta, mia dolce vendetta.

Quella che dici, quanto sei bella,
mangiatrice di fango,
delicata bambina, senza guinzagli
morente tra le tue braccia.

fata-morta-mp3

Canoa

Cade.

È il cielo che è nero e pieno di uccelli
muti.

I sentieri dormono.

La roccia taglia la luna.
E le grandi foglie sono bianche.

E il lago è profondo,
sotto le foglie immobili

E i fiumi sono lunghi.
toccano i sentieri.

Lenti scorrono tra la tundra e la taiga.

Il fondo del lago si solleva
La canoa affonda tra le alghe

la-canoa-3-mp3

Giovanna Marmo Ha pubblicato: Occhio da cui tutto ride (No Reply, Milano 2009), Lunghe piogge (Ogopogo, Potenza 2008), Fata morta (edizioni d’if, Napoli 2006), il cd audio Sex in Legoland (DeriveApprodi, Roma 2002), Poesie (Studiozeta, Napoli 1998). È presente in antologie e riviste, come Doni di-versi in rete (edizioni d’if, 2003), Verso, l’immagine. Sulla soglia tra arte e poesia (Fond. Baruchello, Roma 2004), 1° non singolo. sette poeti italiani (Oédipus, Salerno/Milano 2005), “Exit” n.40 (Montréal, Quebec 2005), “Sewanee Theological Review” (Michaelmas 2006). Slam, antologia europea (No Reply, Milano 2007). Veus paralleles (Rema 12, Barcellona 2007), “Il Verri” (Milano 2009). Nel 2000 ha fondato il gruppo “Nani Nudi” con i quali ha realizzato performances musicali (Sex in Legoland, La banana della morte, Osservazioni sul regno dei muti. Ha collaborato con musicisti, in particolare ha scritto testi per Le Loup Garou (Francesco Prota) e Nino Bruno e le otto tracce. Con Nino Bruno ha realizzato l’installazione sonora Fata morta. Ha vinto il premio per la poesia Antonio Delfini (Modena 2005). Dipinge e illustra libri.

AA e AR

*recensione a Vincenzo Guarracino, A Te che per sempre, alla chiara fonte, 2008

http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2009/09/16/a-te-che-per sempre/#more-23554



“La poesia, il sacro, il sublime”. Incontro poetico a cura di Adele Desideri e Alessandro Ramberti. Oratorio della Basilica del Corpus Domini di Milano (di fronte al numero civico 12 di via Piermarini), 28 NOVEMBRE 2009, ore 9.30 – 17 (dettagli in allegato)

http://www.faraeditore.it/html/eventi09.html#milano

Lieta con voi



Adele Desideri

POESIA TOTALE APPUNTAMENTI TERRESTRI

POESIA TOTALE APPUNTAMENTI TERRESTRI
dopo il bombardamento della Luna

30 ottobre 2009
ORE 20 dalla Radio Belga la rivolta critica di Poesia Totale
Premiazione dell'ASSE DA STIRO PRIZE in diretta su Radio Alma, proclamazione del vincitore Paolo Giordano a cui andrà l’Asse per l’opera peggiore dell’ultimo anno, la puntata on line nei giorni successivi sul sito: http://radioalma.blogspot.com/
Verranno letti i contributi critici di Matteo M. Vecchio, ricercatore.
Il premio consistente in un vero asse da stiro verrà inviato alla casa editrice di Paolo Giordano.
*
7 novembre 2009
nella notte di Artissima a Torino
Nell’ambito della Rassegna SEGNI della D Gallery di Delia Gianti,
Max Ponte cura gli eventi:
ART GOES BY TRAM, con gli artisti Arrigo Lora Totino, Città Materna (Monica Seksich e Cecilia Marchese), Marc Giloux, Cosimo Terlizzi e Christian Rainer. Con un intervento esterno di Anna Pinto. Gli artisti si alterneranno in serata sul tram in una serie di performances, partenza ogni mezz’ora da Teatro Regio. A partire dalle ore 20.00
V.U.T., VIDEO UNDERGROUND TORINO, video scelti di 40 secondi nel circuito video della metropolitana di Torino. Brevi video capaci di sorprendere i passanti.
**
7 novembre 2009
Nell’ambito della Rassegna PARATISSIMA:
Andreina Polo e Max Ponte presentano il video “Saliscendi” a San Salvario con una installazione dedicata all’ascensione. Zona Porta Nuova.
**
11 dicembre 2009
XMASLAM: ore 21, presso Spazzi in via Virle 22, Torino.
Slam master: Max Ponte.
Il poetry slam di Natale, la quarta edizione della gara nazionale di poesia orale di fine anno.12 poeti selezionati si sfideranno pubblicamente con poesie di 3 minuti, una giuria sorteggiata fra il pubblico decreterà il vincitore.
Uno spettacolo dinamico da non perdere, con poeti da tutta Italia.
Evento a cura di Poesia Totale, in collaborazione con Spazzi e Radio Alma.
***
SELEZIONI
Sono aperte le selezioni per il poetry slam fino al 22 novembre!
Per il “Xmaslam” invia una poesia inedita con dati a poetryslam@poesiatotale.eu
Invio può essere in formato doc, audio o video.
Premio: trasmissione della poesia alla radio e libri.

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Poesia Totale
Rassegna indipendente di poesia di ricerca e arte contemporanea
Poesia Totale, insetto corazzato, si nutre di vocali e consonanze
Fatti visitare con desiderio dal sito: http://www.myspace.com/poesiatotale

martedì 27 ottobre 2009

Fabiano Alborghetti


Canto V
Occorrevano quei riti alla forma di famiglia
allo stato fermo e ricco di famiglia benestante:
il bambino da lasciare nel recinto a piano terra

con lo scivolo ed i giochi, con le bolle in gommapiuma
poi ognuno alla funzione, certi acquisti nel carrello
da riempire in ogni spazio, certe marche che sapeva

esser meglio, come il detto chi più spende meno spende
e l'offerta raccoglieva, il tre per due con il regalo
con il punto che spedito mette in gara all'estrazione.

Occorre molto ripeteva, occorre avere
per sapere che felici non si accade e il prodotto è un senso primo
colma fitto ogni altro smarrimento: è una vita che lavoro

certe cose sono diritto come prendere il prodotto senza il marcio della rogna
senza essere fregati
e chi si fida di quei nomi, i mai sentiti alla tivù?

Poi la fame nominava: niente basta
mentre fuori nel parcheggio tra le auto tutte in fila il carrello accanto e pieno
scaricava nel baule, ogni sporta chiusa bene perché niente si smarrisse

perché nulla andasse perso, fosse preda d'altre mani...

(da Registro dei fragili)

venerdì 23 ottobre 2009

da "Corpo Celeste" di Anna Maria Ortese

Per quelli che videro il cielo e mai lo dimenticarono,
che parlano al di sopra dell'emozione, dove l'anima è calma,
che non credono, o credono poco ai partiti, alle classi, ai confini, alle barriere, alle armi, alle guerre,
che nel denaro non hanno posto alcuna parte dell'anima e quindi sono incomprabil.
Per quelli che vedono il dolore, l'abuso, vedono la bontà o l'iniquità, dovunque siano e sentono come dovere il parlarne.
Per i cercatori di silenzio, di spazio, di notte che è intorno al mondo, di luce che è intorno al cuore.
Per quelli che attraversano questa vita lieti come fanciulli e vigili come madri…
La libertà è un respiro.

giovedì 15 ottobre 2009

La lampe ?Red Torch Light? de Sylvain Willenz - LevifWeekend.be

La lampe ?Red Torch Light? de Sylvain Willenz - LevifWeekend.be

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la casa della poesia


UNDEFEATED



Mercoledì 21 Ottobre Ore 21:00



Libreria Dornetti Via delle Grazie 6/f Crema(cr)





Il Circolo Poetico Correnti in collaborazione



con la Casa della Poesia di Baronissi (Sa)



presenta il poeta americano



Paul Polansky



e la sua ultima opera







UNDEFEATED
(Imbattuto)

Traduzione del libro e cura: Valentina Confido
Testi introduttivi :Jack Hirschman e Valentina Confido
Multimedia Edizioni
Collana "Poesia come pane" 2009


Sarà presente l'autore

Introduzione alla serata: Alberto Mori

Collaborazione alla traduzione
ed alla lettura dei testi: Marina Lazzari e Mariangela Torrisi


Le poesie di Polansky, siano esse personali o impegnate e “arrabbiate”, colpiscono subito come un pugno allo stomaco. Ampia è la varietà di esperienze umane descritte, vissute in prima persona o viste dagli occhi di chi si muove con la passione nel corpo e nello spirito, e si batte perché le cose migliorino. La parola può cambiare il mondo, specie quando essa è il riflesso scritto di un’azione compiuta o di una voce urlata contro le ingiustizie del mondo. Questa è la poesia di Polansky: lo specchio di un uomo che non ha mai permesso che gli eventi gli scorressero addosso, ma che al contrario si è lasciato toccare e ferire dalla vita propria ed altrui. Polansky lotta sempre, da vecchio pugile, ed ancora imbattuto resiste alle offensive di una società ingiusta, perché sa che il match non è mai finito e nulla è perduto, né per sé stesso né per la gente da lui sostenuta e difesa.

_________________________________________

Paul Polansky è nato a Mason City (USA) nel 1942, ma ha passato gran parte della sua vita a Madrid, dove si è trasferito negli anni Sessanta, per evitare l’arruolamento forzato per il Vietnam. In Spagna si è occupato di giornalismo ed è stato curatore di tre riviste. Dal 1999 è impegnato in Kosovo come attivista e difensore dei diritti delle popolazioni Rom che, dalla fine della guerra tra serbi e albanesi, sono soggette ad un vero e proprio genocidio. Nonostante egli debba la sua fama mondiale alle sue battaglie a tutela dei Rom kosovari, Polansky è anche un prolifico ed apprezzato romanziere e poeta, che riesce a fondere, nei suoi scritti, l’esperienza di sessantasette anni vissuti intensamente e l’impegno a salvaguardia di una cultura gitana che lo ha toccato nel profondo e che la civiltà occidentale tende a sopprimere. Nel 2004 Polansky è stato insignito del prestigioso Human Rights Award della città di Weimar, in Germania. Ha pubblicato numerose raccolte di poesie, tra cui "Living Thru It Twice" (1998), "Stray Dog" (1999), "Not a Refugee" (2000), "The River Killed my Brother" (2001), "The Blackbirds of Kosovo" (2001), "Bus Ride in Jerusalem" (2003), "To UNHCR With Love" (2003), "Where is my life?" (2004), "Kosovo Blood" (2004), "Un-leaded Blood" (2005), "Sarah’s People" (2005), "Roma" (2006), "Safari Angola" (2007) e "Gypsy Taxi" (2007), il romanzo "The Storm" (1999), oltre ad alcuni volumi che raccolgono per iscritto le testimonianze orali di varie popolazioni zingare: "Black Silence" (1998) e l’ambizioso progetto in tre volumi "One Blood, One Flame: The Oral Histories of the Yugoslav Gypsies before, during and after WWII" (2006-2008).



Info:



Libreria Dornetti 0373 84875



www.libreriadornetti.it



libreriadornetti@libero.it



Circolo Poetico Correnti

339 4439848



poesie@correnti.org



www.correnti.org





Casa Della Poesia

info@casadellapoesia.org

www.casadellapoesia.org

michele morando

venerdì 9 ottobre 2009

SELEZIONI XMASLAM

GRANDE POETRY SLAM DI NATALE
Dodici poeti per una sfida a colpi di versi

Cari Poeti,
un altro slam nazionale senza precedenti vi
aspetta (12 poeti in gara), con più spazio, più
competizione e poesia. Anche coloro che non vi
hanno mai partecipato o che non sono stati
selezionati possono proporsi e lanciarsi e
cogliere un'occasione davvero unica in Italia!

Manda una poesia inedita, scritta, in formato
audio o video, a poetryslam@poesiatotale.eu
con nome cognome, numero telefono, e-mail,
città e eventuale sito, non dimenticare i dati,
e assicurati di poterci essere l’11 dicembre
nel caso tu venga selezionato.

Lo slam è una gara pubblica fondata sulla voce,
su poesie inedite senza accompagnamento di
alcun tipo. 3 minuti per intervento e il voto
popolare.
Al vincitore un premio in libri e la messa in
onda della sua poesia alla radio.

La scadenza per la spedizione è il 22 novembre 09,
la tematica è libera ma si suggerisce ai poeti
di interpretare il tema del Natale e cogliere
l'opportunità del periodo più amato e odiato da
tutti.

XMASLAM / il grande Poetry Slam di Natale
SPAZZI, Via Virle 22, Torino
Venerdì 11 dicembre 2009
dalle ore 21.00, 12 poeti in gara, in una
competizione poetica nazionale a
colpi di versi. Slam Master: Max Ponte

Alla quarta edizione la gara poetica più
famosa, poesie brevi di tre minuti
giudicate da una giuria popolare, la poesia
che si slancia.
La seconda edizione 2007 è stata ripresa
da Fahreneit, il noto programma di Radio
Rai 3 e da varie testate. Il XMASLAM continua
a coinvolgere poeti da ogni dove e a dettare
il ritmo, non mancare!

Iniziativa di
Poesia Totale, Rassegna indipendente di
poesia e arte contemporanea

In collaborazione con
Spazzi, La Locanda degli Arrivanti.
Club del Libro Bruxelles / La Tela Sonora
di Radio Alma

Info: programma@poesiatotale.eu
http://www.myspace.com/poesiatotale
http://www.spazzi.org
Phone 3341696877

giovedì 8 ottobre 2009

Ida Travi




Per le edizioni di Moretti&Vitali è uscito il volume di Ida Travi, Neo/Alcesti, Canto delle quattro mura, Poesie per la musica, pp.140, euro 11,00

SEGNI LANCIA V.U.T: VIDEO UNDERGROUND TORINO

SELEZIONE VIDEO FINO AL 18 OTTOBRE PER I VIDEO NELLA METRO


Nell'ambito della rassegna SEGNI 20+20, in concomitanza con l'edizione
l'Arte sale in tram, realizzata in collaborazione con ATTS (Ass. Tram
Storici di Torino) e GTT

Parte V.U.T: Video Underground Torino, a cura di Max Ponte

Si apre la selezione per brevi che verranno introdotti nel circuito video
della metropolitana.

Il tema è libero ma le caratteristiche dovranno essere: durata non superiore
ai 40 secondi, essenzialità, dinamicità e capacità di sorprendere i
passanti.

Scadenza invio: 18 ottobre 2009

Messa in onda: 7 novembre

I video vanno inviati in allegato, ad entrambi i seguenti indirizzi:
dgallery.info@gmail.com; pontemx@gmail.com

Aniello Scotto


COMUNICATO STAMPA
Alla Biblioteca Nazionale una mostra d'arte per celebrare lo sport
in occasione di Beyond Paralympics & Open To All


Si svolgerà dal 9 al 18 ottobre 2009, presso la Biblioteca Nazionale di Torino (Piazza Carlo Alberto 3) la mostra SPORTInARTE, una selezione di 50 opere dedicate allo sport, che si inserisce nell'ambito delle manifestazioni che la Fondazione CRT ha organizzato in occasione di Beyond Paralympics; un progetto nato per andare al di là del sostegno ai giochi paralimpici invernali del 2006 promuovendo un messaggio sociale di inclusione, che si concretizzerà in una serie di appuntamenti a Torino attorno al Global Partnership for Disability and Development Forum, in programma dal 14 al 17 ottobre 2009.
La mostra, curata da Giuliana Valenza, raccoglie opere di artisti che provengono da tutta Italia, gran parte delle quali costituiscono la collezione del CONI .
L’esposizione prende spunto dal tema dello sport per lanciare un messaggio che va oltre l'attività agonistica, comprendendo le pratiche sportive nel variegato mondo della cultura.
...C'è in questa mostra - dice Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpiadi, nella presentazione del catalogo - tutto il nostro mondo paralimpico o forse dovrei dire l’intero mondo dello sport, in generale: i segni della tensione e dello slancio emotivo, la fatica indescrivibile della prova, la lacerazione della doppia sconfitta, con sè con l’altro, l’ideale fusione di genti lontane, l’ardore della sfida, la consapevolezza di superare il ‘banale’ limite fisico.
In questa esposizione, in cui la pittura si alterna all’incisione, lo sport infatti è uno scenario, a volte semplicemente un pretesto di cui l’artista si appropria per evidenziare un denominatore comune che sta alla base sia dello sport che dell’arte: la ricerca della qualità etica della vita, il desiderio di esprimere le proprie potenzialità fisiche e morali, la volontà di superare e superarsi, la necessità di libertà e di rispetto reciproco. E’ in questi valori che lo spirito dell’atleta si fonde con quello dell’artista. Ed è con questo sentimento che bisogna osservare la mostra: un percorso che ci proietta nell’ebbrezza della passione agonistica, delle sfide contro il tempo o contro un avversario, o solo contro i propri limiti, in un viaggio in cui si incontrano, ormai da migliaia di anni due discipline di civile vitalità che vanno al di là di qualsiasi idea politica e di qualsiasi ideologia. Sotto questo punto di vista, l’arte e lo sport, sono infatti anche portatori di messaggi di pace, creando un legame che unisce tra loro uomini e donnedi ogni nazionalità, di ogni razza e di ogni ceto sociale.
Per informazioni:
Giuliana Valenza, tel 340 4635447
www.fondazionecrt.it

mercoledì 7 ottobre 2009

c'é chi tesse in un modo diverso

Infinite trame / Never ending textures

Infinite trame
Costruiamo insieme un tappeto Mediterraneo – appello a partecipare
A cura di Love Difference e Gudran for Art and Development
Ti invitiamo a partecipare al progetto “Tappeti Mediterranei”!
Sedendo con artisti, artigiani, studenti, operatori culturali, casalinghe, ricercatori e filosofi contribuirai a costruire un tappeto, dove lo scambio tra persone e culture sarà cucito nelle trame del tessuto e lo spazio del dialogo prenderà gradualmente forma.
Love Difference ti invita a far parte di questo gruppo interdisciplinare volto al dialogo interculturale in maniera creativa.
Ogni giorno dal 15 al 18 Ottobre, dalle 15 alle 23, presso lo spazio DeGustibooks al Festival della Creatività (Fortezza Da Basso – Firenze).
Se sei interessato contattaci scrivendo a info@lovedifference.org, indica le tue generalità e mandaci “qualche riga a proposito di te” entro le 12.00 di martedì 13 Ottobre.
Mediterranean Carpet nasce da un’idea di Michelangelo Pistoletto e Love Difference, elaborata da diversi artisti, prodotti da diverse persone, con materiali e tecniche differenti.
I primi 10 tappeti, ideati da Gudran for Art and Development, manufatti dalla comunità del villaggio di pescatori di El Max, in Egitto, sono stati presentati ed esposti al Festival S.O.S. 4.8 a Murcia, e sono oggi in mostra come allestimento speciale del Cafè Love Difference al Centro per l’Arte Île de Vassivière, in Francia.
Mentre saremo al lavoro sul tappeto, gusteremo cibi e bevande, discuteremo, condivideremo storie ed ognuno potrà riempire quel luogo con memorie, storie, desideri e sogni. Ti aspettiamo!
Per ulteriori informazioni:
info@lovedifference.org | joinus@lovedifference.org | 0039.348.2119586
www.lovedifference.org

Vanessa Cimiero


Vanessa Cimiero, Bergamo, con una Silloge di poesie senza titolo. Questa la motivazione della Giuria: «Nella poesia di Vanessa Cimiero c‘è la presenza costante della sofferenza ed alla parola è demandato il compito di scioglierla e convertirla positivamente. Il dolore del proprio vissuto, da privato si universalizza diventando il dolore del tempo “Il tempo è morto di fronte / alla fonte pura delle parole / che ci hanno salvato dal nulla.” Fonte di salvezza dunque la comunicazione che esorcizza e vince la solitudine. Altra presenza costante nella poesia della Cimiero è il mare, che è sì sede di profondità abissali, metafora del nulla, ma è anche l’acqua che conferisce vita e sicurezza, “è la bocca infernale della libertà”, è il riferimento classico all’età felice in cui si nuota nel liquido amniotico materno».

Benedetto Di Pietro
www.clubautori.it/vanessa.cimiero/il.bollitore.doro

martedì 6 ottobre 2009

"artigiano del libro e scopritore di talenti"

C’era una volta l’editore
"artigiano del libro e scopritore di talenti"


Un bell’articolo di Franco Loi, per la rubrica: “Maestri dell’editoria”, è apparso ieri sull’inserto della Domenica, del Sole 24 ore. L’articolo “ poesia in bicicletta”, ricorda con nostalgia, a dieci anni dalla morte, la figura di Vanni Sheiwiller “Editore di taschinabili, così si definiva lo stesso editore. Un bell’articolo dove tratteggia la figura dell’editore “tipo”, ma anche dell’uomo.

Sembra quasi che Loi, con questo pezzo, volesse riprendere il filo del discorso interrotto dal gesto provocatorio del poeta Michele Caccamo, che in polemica con i suoi Editori ha voluto in questi giorni rendere pubbliche e scaricabili le sue raccolte poetiche. Intanto voglio precisare il mio punto di visto sulla figura dell’editore. Credo che l’Editore sia un mestiere come un altro, e che fare l’editore non vuol dire, per amore dell’arte, fare la Dama di San Vincenzo. O pensiamo che gli editori non abbiano un mutuo da pagare o una famiglia da mantenere? Sto pensando soprattutto ai piccoli editori, quelli che danno spazio al’’invendibile poesia e che non possono fare a meno di chiedere un contributo all’autore.

Il nodo della faccenda, secondo il mio punto di vista, è come l’editore svolga il proprio mestiere: se esiste un codice etico dietro al proprio lavoro, delle regole non scritte per farlo con assoluta coscienza, in nome dell’arte, questo bel mestiere; se pensa a qualche modo per agevolare l’autore bravo e squattrinato da pubblicare. Non credo, sinceramente, nel marasma “di poeti contemporanei”, che tutti, proprio tutti meritino di essere pubblicati. Utopicamente mi piace immaginare che un giorno non esistessero più case editrici disposte a pubblicare tutto e tutti senza ritegno.
Credo, invece, che il problema principale, una volta che un autore ha verificato che veramente gratis non ti pubblica nessuno, e che il suo lavoro meriti di essere pubblicato, è quello di trovare un editore che possa rispettare le proprie aspettative. Prima di pubblicare bisognerebbe pensare quali sono, però, queste aspettative e verificare se sono in linea con quelle della casa editrice.
Ecco che Loi, attacca il pezzo con:
“ Mi sembra di andare a un tempo molto più lontano, un tempo in cui uomini come lui erano una regola all’interno del mondo della cultura dell’editoria e del giornalismo e voglio citare Giancarlo Vigorelli e poi Fortini, Sereni, Vittorini, Arnoldo Mondadori, Cesare Pavese, Italo Calvino, Davide Lajolo.”
Loi, si sofferma a raccontare come lo ha conosciuto e l’impressione che ha avuto dell’uomo, dopo che non sia andato a buon fine il progetto di un suo libro.
…“Qui voglio sottolineare una qualità di questo editore inimitabile oltre la sua onestà intellettuale, l’affetto per gli scrittori e la diligenza artigianale nel suo lavoro, possedeva una dote che Don Lorenzo Milani riteneva fondamentale in un vero uomo: “La coltivazione della memoria”. Anni dopo il progetto lo Sheiwiller quasi scusandosi, invitò a pranzo Loi e subito dopo il progetto andò in porto:
… Racconto questo episodio perché mi sembra simbolico sia per tratteggiare la figura di uomo, sia per rammentare la nobiltà di un mestiere così utile alla diffusione della cultura e alla valorizzazione degli uomini che la praticano. Mi pare anche necessario, oggi, ricordare l’importanza del suo catalogo per la memoria di un’epoca, ma per l’immagine di questo piccolo grande editore che saliva sui treni con la sua valigetta per far arrivare i libri a qualsiasi libreria italiana…Vanni ha sempre inteso il suo lavoro come un atto culturale, e intessuta di cultura e della frequentazione di uomini di cultura è stata tutta la sua vita. Mi disse una volta “ Se fai l’editore, non devi pensare al guadagno… Sì, il necessario per sopravvivere…Ma non oltre l’interesse per l’autore”…
Rammenta di manifestazioni inequivocabili a favore dell’atto di creatività ovunque si manifesti: “Tanti anni prima, a casa sua in via Melzi d’ Eril mi volle mostrare le opere d’arte che nei posti più impensati arricchivano il suo appartamento. Alcune sculture le accarezzava e mi faceva notare la loro finezza come fossero opere sue. Quando ci sedemmo a pranzo non smise mai di parlarmi d’arte e di poesia. Pensai alla sua solitudine e alla sua attività di piccolo gnomo dell’editoria e, in quella sua disordinata e grande casa, mi parve ancora più solo e compresi il senso di quella sua dedizione al lavoro. Tutti ne abbiamo sentito la mancanza, e mi riferisco agli amici, ma certo alla stessa Milano ha sofferto e soffre il vuoto lasciato dalla sua scomparsa”.
Mi domando se sono gli editori (probabilmente non tutti), oggi, ad essere cambiati, o gli uomini della nostra società, autori compresi, con le loro aspettative?

Roberto Ceccarini

domenica 4 ottobre 2009

Massimiliano Chiamenti

[senza titolo]

nessuno legge più niente
nessuno ascolta più niente
tutti scrivono di tutto
tutti parlano di tutto
comunicazione?
solitariazione?
inflazione?
ione?
e?
?
___ !

venerdì 2 ottobre 2009

Progetto Babele



Una bella notizia giunta da poco in redazione
il nostro amico Marco R. Capelli é diventato papà
vi ricorderete che qualche mese dopo l'intervista
in radio, Marco ci racconto' delle sue preoccupazioni
riguardo il bimbo che doveva ancora nascere: molti
problemi durante la gravidanza e notizie allarmanti
sulla salute del feto.

Ebbene con grande gioia, il 'Gabriel', nella foto,
é riuscito a venire al mondo, e la radio lo
saluta perché é diventato da qualche mese la
nostra 'mascotte' e ci porta tanta fortuna.

Dopo tutti questi mesi di paura e sofferenza,
siamo felici di augurare il meglio a questo
diavoletto. ... Poi caro Marco tienici
aggiornato sui suoi primi passi e su quanto
combinerà.

Inoltre Gabry Ti é molto felice per questo
bimbetto che, guarda caso, porta il suo stesso nome.
Destino ......
Abbracci sonori a tutti

giovedì 1 ottobre 2009

[INDIETRO]

da piccoli

si andava per mano

come l'inciso perdona al segno




e prima che mi si domandi

come

raccolgo le spalle

e mi si allentano le tempie




qui, sul letto

dove mi dimentico

abito le scarpe smesse

senza che mio padre e mia madre

comprenderanno mai

le mie tasche




penso che

questi cassetti vuoti

sono le valigie

di chi non è mai partito

sono il resto di mio nonno

le sue spalle

e la volta del sepolcro

sono la gioia

apparecchiata al folle

che venuto qui

dopo il tradimento

per rifugio di anni

bevve dalla ciotola del suo cane




dio, mi giurasti radici, fiocchi

latte di fico e lavoro di maglia

non l'angolo in cui adesso

mi conduci con gli occhi

dove ciò che resterà

è raschiare pena dalle palpebre

con lavoro di stiro, a mano


sa

La Tela Sonora

La Tela sonora e' una rete che attrae la poesia per espanderla e farla conoscere nel mondo, qui e ora: non esiste passato non esiste futuro. il futuro é il passato come é stato pensato da TE.

Ascolta ora in questo momento, l'unico possibile attimo.

Le parole della poesia letta sono adesso e ora, la loro musicalità é un tantra che raggiunge il cervello e soprattutto il cuore.

visita http://www.radioalma.blogspot.com/ ed ascolta le puntate trascorse in compagnia dei poeti.

La tela é per tutti grandi e piccini senza distinzione, accoglie per espandere per ritornare nel mondo con una forza più grande

Grazie a tutti coloro che hanno deciso di partecipare, la tela é vostra