martedì 12 maggio 2009

“La bambina cieca e la rosa sonora”


“La bambina cieca e la rosa sonora” tratto da un testo per musica di Anna Maria Farabbi, interpretato da Vincenzo Mastropirro nella regia e nel continuum musicale per una musica sacra e infinita.


La stessa scrittrice annuncia l’opera: "Lo stupore infantile di chi si sporge nell’anello del pozzo. del pozzo cosmico. e chiede come un atto istintivo, allarmato, tenerissimo: dove da dove perchè. e chiede dalle profondità del sé, con voce fragilissima. E questo chiedere fa un’eco impastato di vento e di frullo d’ali. Si modula, si orienta, si precisa, si potenzia come un velocissimo stormo vocale fino all’ombelico della pancia madre che è la vita mater, la vecchia, vecchissima, ancestrale mater. La durata del viaggio è la rosa sonora. Dentro cui agisce tutta la cultura del mito, della sensorialità, del simbolo, del suono e del silenzio organico.
Gli artisti offrono soltanto un tappeto volante per la lunghissima, intensa, spirale del viaggio. Io, l’idea e la tessitura delle parole."

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La Tela Sonora

La Tela sonora e' una rete che attrae la poesia per espanderla e farla conoscere nel mondo, qui e ora: non esiste passato non esiste futuro. il futuro é il passato come é stato pensato da TE.

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Le parole della poesia letta sono adesso e ora, la loro musicalità é un tantra che raggiunge il cervello e soprattutto il cuore.

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La tela é per tutti grandi e piccini senza distinzione, accoglie per espandere per ritornare nel mondo con una forza più grande

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