lunedì 9 marzo 2009

ANTIGONE di Massimo Sannelli

regia e interpretazione : Esnedy Milán Herreracoreografia : Ulises Moravideo : Luca Manesdir. della fotografia : Bruno Fundarò Teatro Manhattan, Via del Boschetto 58 (Roma, Rione Monti) 13 marzo 2009, ore 2114 marzo 2009, ore 2115 marzo 2009, ore 18 info e prenotazioni : 331 3271160 il manifesto può essere scaricato dalla homepage del sito http://www.massimosannelli.splinder.com/ * La figlia non usata resta viva tra i morti,col corpo che conosce solo il coltello d’oro dello sguardo alla nuca. I morti non proteggono chi non ha una difesa e vive ancora. Sola, sono la vostra erba vile e ancora un’allodola,una colomba acerba e un niente, l’immatura,la troppo o troppo poco vergine, che non muore come suo padre, cieca: e voi – che cosa fate? Antigone parla di sé. Condannata a scomparire in una grotta, rimarrà vergine, non sposa, non madre, non uccisa ma non viva, colpevole di aver agito secondo la giustizia divina e secondo il cuore. Questa Antigone è molte cose nello stesso tempo: un simbolo della giustizia naturale, che soffre a contatto con la giustizia ufficiale; un personaggio che rivendica i propri valori, e soprattutto una donna, che deve capire – e che non può capire – lo Stato che condanna la pietà. Il re Creonte la offende dicendo: «Non sono donna di nessuna donna». Per paura di sembrare una donna, l’uomo – non solo questo re – punisce la donna: e questo è il dramma nel dramma – allora e oggi. Il culmine è l’accusa finale di Antigone a tutti gli uomini, compreso il pubblico: io sono sola, devo scomparire, «e voi – che cosa fate?». Esnedy Milán Herrera È nata a Las Tunas (Cuba) e vive a Roma. La sua formazione teatrale si è svolta a Cuba e in Italia, sotto la guida di Coco Leonardi e di Elisabeth Kam. Si è diplomata presso l’International Acting School di Roma. Ha recitato in testi classici e contemporanei (tra gli altri: Marco Antonio, da William Shakespeare, Mirra, di Vittorio Alfieri, La casa di Bernarda Alba di Federico García Lorca, Cecilia Valdés di Cirilo Villaverde, Santa Giovanna dei Macelli di Bertolt Brecht, Naufragio di Francesco Randazzo), a Cuba e a Roma. Ha scritto e diretto Le due amiche orfane (Teatro Rialto Santambrogio, Roma), interpretato da Caterina Gramaglia e Véronique Vergari. Ha diretto e interpretato Liturgia di Alejo Carpentier (Iila, Roma) e interpretato la poesia di Marina Cvetaeva (Teatro Sala Uno, Roma). Ha recitato nei film Il lato sinistro del cuore (regia di Giuseppe Cimino e Alessandro Chetri) e Quello che c’è sotto il fiume (regia di Massimo Bettini). Nel 2009 cura la regia del progetto Tre donne (tre monologhi di Massimo Sannelli: Antigone, seguita da Saffo e Cassandra). Ha pubblicato il libro di racconti Colmena (Altromondo, 2009). Recita nella fiction di Rai Uno Butta la luna 2, nel ruolo di Amina

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