lunedì 5 gennaio 2009

Testa

Ho il piacere di annunciarti che è on-line il nuovo numero
de L’Ulisse, dedicato al tema “La poesia lirica nel XXI secolo: tensioni, metamorfosi, ridefinizioni” con un

Dall’editoriale di Italo Testa:
La mutazione lirica
Il numero 11 de L'Ulisse segna un'importante novità per la rivista, che approda al formato pdf e rende disponibile in questa veste l'intera serie delle prime dieci uscite. Mentre documentiamo il lavoro svolto nei primi quattro anni di vita del progetto, torniamo insieme a saggiarne l'incidenza sul presente con una inchiesta che, dopo i viaggi di scoperta nell'universo del teatro di poesia degli ultimi due numeri, investe ora La poesia lirica nel XXI secolo, rinnovando l'ambizione di fare di queste pagine un luogo dove la scrittura contemporanea nelle sue forme plurali possa incontrarsi con la riflessione critica. Se infatti la fine dell'era dello scontro delle poetiche ha avuto effetti liberatori, affrancando lo sguardo dalla tirannia dei programmi aprioristici e ricentrandolo sulla materialità dei testi, non altrettanta feconda è stata tuttavia la ritirata generalizzata dei poeti italiani dal dibattito d'idee. Si può reagire a questo declino con un rilancio, provando a confrontarsi intensamente su qualche idea forte, verificando se un reagente teorico può produrre effetti imprevisti, se il lavoro sotto traccia degli ultimi decenni può dar luogo a nuove emersioni? Di qui la sfida di misurarsi sulla lirica, un territorio ipso facto controverso, sul quale si sono disegnate molte delle divaricazioni che hanno segnato il discorso della poesia. Intervenendo attivamente su questo campo, ci siamo confrontati con alcune delle posizioni più importanti espresse di recente dalla critica letteraria – in dialogo con Alberto Bertoni, Guido Mazzoni e Roberto Galaverni – e dalla poesia internazionale – In dialogo con Durs Grünbein su lirica e soggettività –, chiamando un ampio ventaglio di poeti e critici di orientamenti differenti a prendere posizione. Per la sezione Fuochi teorici hanno risposto al nostro appello Giancarlo Alfano, Alberto Casadei, Paolo Giovannetti, Massimo Gezzi, Andrea Inglese, Gianluigi Simonetti; per la sezione Saggi e incursioni Vito Bonito, Paolo Febbraro, Antonio Loreto, Giampiero Marano, Salvatore Ritrovato, Giovanni Tuzet e Edoardo Zuccato; nella sezione L'io dell'avanguardia Daniela Rossi, Niva Lorenzini e Rosaria Lo Russo. Alla parte saggistica della rivista si affiancano poi, come di consueto, i Tradotti, con una ricca scelta di traduzioni d'autore dal tedesco (Volker Braun, Michael Kruger, Raoul Schrott), dal francese (Roger Caillois, Denis Roche), dallo spagnolo (Lina de Feria, Ricardo Menéndez Salmón), dall'inglese (John Ashbery), dal russo (Boris Ryzij) e dal serbo-croato (Jozefina Dautbegovic); e quindi le Letture, con un vasto campionamento di voci della poesia italiana contemporanea (Vincenzo Bagnoli, Marco Balzano, Massimo Bocchiola, Gherardo Bortolotti, Anna Maria Carpi, Biagio Cepollaro, Renzo Favaron, Mario Fresa, Jacopo Galimberti, Amos Mattio, Antonio Prete, Gabriele Quartero, Michele Sovente, Bianca Tarozzi, Giacomo Trinci, Simone Zafferani).

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Le parole della poesia letta sono adesso e ora, la loro musicalità é un tantra che raggiunge il cervello e soprattutto il cuore.

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La tela é per tutti grandi e piccini senza distinzione, accoglie per espandere per ritornare nel mondo con una forza più grande

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