lunedì 10 novembre 2008

Suoni di versi - Vera Lucia de Oliveira




Suoni di versi e suoni diversi. In questo dodicesimo numero abbiamo voluto accostare/mescolare la poesia alla musica. Probabilmente ispirati dal geniale pianista Lennie Tristano di cui ci parla Ambra Laurenzi in “Il luogo di Lennie”, che percorre l’originale progetto multimediale di Massimo Achilli Suite for Lennie, omaggio a uno dei più grandi musicisti americani del Novecento. Maurizio Frullani (“Sulla strada del Râga”) con le sue foto in bianco e nero ci conduce nel mondo musicale indiano, dove il suono è percepito come elemento di base della creazione dell’universo. I due servizi fotografici sono introdotti e spiegati da un intervento di Ambra Laurenzi (che di questa rivista cura la parte iconografica), “Fotogrammi e pentagrammi”, nel quale avvicina la fotografia alla musica. Il racconto di Federico Platania “China Nook To” è ispirato dalla musica di John Coltrane, al quale tra l’altro è dedicato. Per quel che riguarda la poesia legata al tema (così come il racconto di Platania) presentiamo la silloge inedita “Canto di Mirta”, del poeta napoletano Raffaele Piazza. Anche il racconto “La collezione” di Annarita Verzola, dedicato “ai più piccoli”, è ancorato ai suoni della vita.
Già in altri numeri Martha Canfield aveva parlato del geniale poeta e pittore peruviano Jorge Eduardo Eielson, in “Eielson: musica di versi e suoni” ora ne sottolinea la grande passione e sensibilità per la musica: suonava il pianoforte, componeva e in alcune performance utilizzava la voce per sperimentare suoni di versi. Molti suoi testi poetici hanno a che fare con la musica e qui Canfield propone la poesia - da lei tradotta - dedicata a Charlie Parker. Nel frattempo a Firenze è nato il "Centro Studi Eielson" che ha iniziato a ottobre le sue attività formative e il 29 novembre inaugurerà a Firenze una grande mostra d’arte dedicata a Eielson: ce ne parla sempre Martha Canfield, ideatrice e presidente del Centro. Per restare in tema di versi e suoni Viviane Ciampi ci fa conoscere Henri Chopin, “poeta sonoro” francese (“”Henri Chopin e il canto delle balene”), che nel 1959 fondò “OU” la prima rivista di teoria e poetica del suono. Armando Santarelli torna in Grecia, per rivelarci la vita dei monaci sul Monte Athos, tra silenzio e canti notturni.
Per la poesia: Vera Lúcia de Oliveira rende un doppio omaggio alla grande studiosa e critica delle letteratura di lingua lusitana Luciana Stegagno Picchio, scomparsa a Roma il 28 agosto 2008, che ci ha fatto conoscere e amare tanti poeti brasiliani e portoghesi. Lo fa tracciandone un breve profilo critico (che è anche un personale e commovente ricordo) in “Il Brasile di Via Civitavecchia, numero 7 – Roma” e analizzando la sua raccolta poetica La terra dei lotofagi. Alessio Brandolini ci parla della nuova raccolta di Laura Ricci, La strega poeta. Irene Campagna traccia un profilo della poesia contemporanea del Salvador (“Consonanze salvadoregne: dalla Generación Comprometida alla poesia de combate”), e intervista la studiosa francese, esperta della letteratura salvadoregna, Maria Poumier. Lavoro che poi dovrebbe proseguire proponendo i grandi poeti di questo piccolo stato centroamericano, a partire da Roque Dalton.
Spostandoci a Nord del vasto continente americano, arriviamo nel Quebec, dove Viviane Ciampi e Claudine Bertrand presentano la poesia di Élise Turcotte, in “Ritratto di donna con bruna attorno”. Viviane Ciampi propone una sua scoperta: la poesia della giovane Carla Ferro, del tutto inedita, capoverdiana che vive in Belgio e scrive in francese (“Alla ricerca dell’isola possibile”). Per la poesia spagnola Pablo Luque Pinilla propone i versi di Chantal Maillard, tradotti per “Fili d’aquilone” da Gloria Bazzocchi. Per quella slovena Jolka Milič porta avanti la sua ricerca e propone la nitida voce di Primož Čučnik, mentre per la terza parte della sua “letteratura slovena per l’infanzia”, ha scelto due autori: Milan Dekleva e Slavko Pregl. Rimanendo nella letteratura di lingua slovena, Marija Mitrović presenta il romanzo Tito, amor mijo (di cui Darja Betocchi traduce un brano), secondo romanzo del regista e autore teatrale Marko Sosič, nato a Trieste ma di lingua slovena. Alessio Brandolini propone una lettura dell’ultimo romanzo dell’americano Richard Ford, Lo stato delle cose.
In zona “Rubriche”: Giuseppe Ierolli, nel suo angolo dedicato a Emily Dickinson, propone una breve silloge di testi della grande poetessa americana da lui tradotti (“Melodie”). Federico Platania interviene sul “diritto di non ascoltare quel che ascoltano tutti”. Verónica Becerril, nel suo spazio dedicato al cinema, ha scelto un film che molto (o tutto) ha a che fare con la musica: Alta fedeltà, di Stephen Frears. Chiude Elvio Cipollone dando come di consueto voce alla Terra, che stavolta deplora la scarsa attenzione al silenzio da parte dell'uomo moderno.
Il prossimo appuntamento è all’inizio del nuovo anno, sarà il numero 13 e avrà un titolo saporoso: NUTRIMENTI. Bene, è tutto: un buon ascolto, un buon silenzio.

1 commento:

  1. http://www.filidaquilone.it/num012.html
    un grazie a Vera per la sua instancabile opera poetica

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