Viaggio dentro i ‘paesaggi interiori’ di 20 scrittori italiani(rubrica settimanale a cura di M.P. Ciancio - V appuntamento)
Scrivere è un atto solitario, intimo e privato. Ci vuoi raccontare che significato ha per te la parola scritta e come vivi il rapporto della scrittura con “l’altro” e con il mondo esterno?
Questa settimana abbiamo con noi lo scrittore Domenico Cipriano:
La parola è precisa, definita nel suo equilibrio. C’è un ordine scritto, non precisato a priori, che si dispiega in un ritmo interiore per accogliere i segni linguistici che nominano le cose, il mondo. Così ogni parola prende il suo posto in modo meticoloso, conducendoci a percezioni tattili nella sua immaterialità, obbligandoci a ritornare più volte su ogni singolo segno, su ogni sillaba e suono. È una eco che si crea e si collega con l’esterno, quell’esterno da cui le parole provengono prima di sedimentarsi dentro di noi e rivelarsi lentamente in un momento di estrema solitudine, in un luogo e un tempo inattesi, un luogo e un tempo che hanno bisogno di confidarsi con noi o dove noi sentiamo il bisogno di ritrovarci in loro.Sono delle voci che – mi accorgo – a volte sussurrano da lontano, da dentro il paesaggio, questo sconfinato bisogno di vita; altre volte è la vita che cerca compassione attraverso le parole, una compassione da cui rinascere. È un atto di coraggio, ma anche l’estrema rivelazione di un segreto impalpabile, che lega il visibile con ciò che non possiamo vedere, quelle dimensioni simili e apparentemente distanti. La poesia, prima della scrittura, ha questo dono immenso di rivelazione. Il suono intimo e inafferrabile si imprime così tra i densi tracciati della scrittura e alla fine di un testo tutto è così perfetto ma impalpabile, non ci sono paroleche possano dirsi senza le altre, perché a quel punto è come se tranciassimo l’anello di una catena.La scelta della poesia non ammette deroghe; se la vita sociale ci prospetta soluzioni obbligate, di convenienza, nella poesia col tempo ogni convenienza ha il suo risvolto negativo, ci fa perdere la fede nella parola, nella ricerca che abbiamo affrontato fino a quel momento, nel compito stesso della scrittura che abbiamo saputo accogliere incoscientemente e che, coscientemente e spesso con sofferenza, portiamo avanti contro ogni richiesta della società.
[settembre 2008]
Nato nel 1970 a Guardia Lombardi (Av), vive in Irpinia. Già vincitore del premio Lerici-Pea 1999 per l’inedito, ha pubblicato la prima raccolta organica dal titolo “Il continente perso” (Roma, Fermenti, 2000; 2a. ed. 2001), con introduzione di Plinio Perilli e nota del musicista jazz Paolo Fresu (libro vincitore del premio Camaiore “Proposta” 2000 e segnalato al premio Eugenio Montale 2000). Ha pubblicato i libricini da collezione, “L’assenza” (con foto a cura di Enzo Eric Toccaceli), PulcinoElefante, 2001; “La pelle nuda delle stelle” (con 1 disegno di Antonio Baglivo), Idridilibri, 2008; “L’enigma della macchina per cucire” (con 1 disegno di Prisco De Vivo), Edizioni L’Arca Felice, 2008. Interessato al connubio Jazz e Poesia è inserito nell’antologia della poesia in jazz in Italia, Swing in versi, a cura di Guido Michelone e Francesca Tini Brunozzi (Lampi di stampa, Milano, 2004) e ha dato vita, insieme all’attore Enzo Marangelo e al pianista Enzo Orefice, al progetto JP band da cui il CD “Le note richiamano versi” (Abeatrecords, 2004), con sezione ritmica di Piero Leveratto ed Ettore Fioravanti. È presente nei volumi collettanei “4 poets” (Il Filo, Roma, 2003) e “7 poeti campani” (Orizzonti Meridionali ed., Cosenza, 2006) e in varie antologie, si ricordano: “Melodie della Terra”, a cura di Plinio Perilli (Crocetti, Milano, 1997), “La poesia in Campania”, a cura di G. B. Nazzaro (Marcus ed., Napoli, 2006), “Da Napoli / verso”, a cura di A. Spagnuolo e S. Di Spigno (Kairòs, Napoli, 2007) Corale, a cura di F. Bianchi (La voce della luna, 2007). Poesie, interventi e recensioni ai suoi lavori sono apparse sulle riviste: Poesia, Pagine, La Clessidra, Il Segnale, Hebenon, Le Voci della Luna, Hortus, Pietraserena, L’Immaginazione, La Mosca di Milano, Banco di Lettura, Fermenti, Poiesis, Capoverso, Graphie, L’Ortica, Scorpione Letterario, Risvolti, Il Filorosso, Fucine Mute, Atelier, Plurabelle, Lo Specchio de La Stampa, Gradiva, Forum Italicum, Ameritalia, ecc. Partecipa a Festival e pubbliche letture ed è redattore delle riviste Sinestesie e Il Madrigale. È incluso nella galleria di ritratti pittorici “Mostropoeta” di Serena Maffia. Collabora alla rivista La Mosca di Milano. Ha ideato e curato eventi di poesia.Sito web www.domenicocipriano.it
giovedì 20 novembre 2008
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La Tela Sonora
La Tela sonora e' una rete che attrae la poesia per espanderla e farla conoscere nel mondo, qui e ora: non esiste passato non esiste futuro. il futuro é il passato come é stato pensato da TE.
Ascolta ora in questo momento, l'unico possibile attimo.
Le parole della poesia letta sono adesso e ora, la loro musicalità é un tantra che raggiunge il cervello e soprattutto il cuore.
visita http://www.radioalma.blogspot.com/ ed ascolta le puntate trascorse in compagnia dei poeti.
La tela é per tutti grandi e piccini senza distinzione, accoglie per espandere per ritornare nel mondo con una forza più grande
Grazie a tutti coloro che hanno deciso di partecipare, la tela é vostra
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Le parole della poesia letta sono adesso e ora, la loro musicalità é un tantra che raggiunge il cervello e soprattutto il cuore.
visita http://www.radioalma.blogspot.com/ ed ascolta le puntate trascorse in compagnia dei poeti.
La tela é per tutti grandi e piccini senza distinzione, accoglie per espandere per ritornare nel mondo con una forza più grande
Grazie a tutti coloro che hanno deciso di partecipare, la tela é vostra
ringraziamo la cara amica maria pina ciancio http://mariapinaciancio.wordpress.com/ per le belle parole sul ns amico poeta Domenico Cipriano presto alla radio LA TELA SONORA a Brussels
RispondiEliminail ragno metafisico