26 ottobre 2008 Poetry Slam a Matelica
(in foto: Manuel Caprari)
Domenica 26 ottobre mi è capitato di fare la giuria ad un Poetry Slam organizzato da Licenze Poetiche all’interno dell’evento chiamato Libriamo in quel di Matelica. Marco Di Pasquale mi aveva invitato a partecipare ma ormai ho preso la decisione di non voler più associare per me stesso la parola poesia alla parola competizione. Resto però del parere che il poetry slam è un ottimo modo per smitizzare l’idea vecchia e classica di poesia. La prima volta che ho partecipato ad una sfida del genere è stata ad Ancona nel luglio del 2003 e ricordo quell’esperienza con grandissimo piacere, eravamo in parecchi e tutti abbastanza curiosi. Durante le tre serate di competizione salirono sul palco alcuni nomi che poi, nell’arco di poco tempo, hanno acquisito una visibilità rilevante, tipo Cristina Babino, Luigi Socci, Sara Ventrone, Andrea Inglese, Filippo Davoli, Natalia Paci, il bel Valerio Cuccaroni e anche il sottoscritto.
Quindi possiamo dire che la formula dello slam ha una sua sacrosanta dignità, soprattutto se utilizzata per avvicinare il pubblico e per dare spazio ai poeti emergenti, siano essi giovani o meno giovani. Da tutte queste considerazioni nasce la decisione di non essere più nel gruppo dei competitori ma di voler continuare comunque a promuoverne la formula. D’estate a Macerata il poetry slam lo organizziamo ormai da quattro anni e riesce sempre bene, ci si diverte e soprattutto fa divertire il pubblico. Così anche stavolta a Matelica ci siamo obiettivamente divertiti, nonostante la ritrosia del micro pubblico ad essere giuria.
Come abbiamo detto i partecipanti non erano in grandissimo numero, sette, ma erano simpatici e agguerriti e in ordine alfabetico: Manuel Caprari, Colomba Di Pasquale, Marco Di Pasquale, Lara Lucaccioni, Matteo Marangoni, Ennio Monachesi e Sonia Trippetta; presentati tutti da Paola Pela, giornalista e conduttrice radiofonica davvero davvero brava. Come sempre in questi casi abbiamo slittato di un’oretta e abbiamo cominciato a battagliare verso le 16. Uno dietro l’altro tutti e sette si sono cimentati nella prima serie di letture. Tra qualche sforamento di tempo e qualche exploit è andato subito in testa Manuel Caprari, che già aveva fatto bene nel poetry slam estivo a Macerata classificandosi tra i primi tre.
La seconda tornata di letture è stata ugualmente avvincente e il pubblico ha partecipato con interesse inscenando anche discussioni interessanti sui testi e gli stili dei vari partecipanti. Stavolta nessuno sforamento e punteggi un po’ diversi rispetto a quelli della prima. Alla fine una classifica che ha visto in cima Manuel Caprari che sembra, secondo me, un vero animale da slam con le sue poesie ironiche e piene di rimandi. Al secondo posto Colomba Di Pasquale, anch’essa una discreta slammista, avendo vinto lo slam maceratese nel 2007 ed essendosi classificata tra i primi tre nel 2006. Al terzo posto Marco Di Pasquale che se non fosse stato per una penalità avrebbe probabilmente agguantato la seconda posizione.
Alla fine, tra sguardi incrociati e sospiri e qualche piccolo stupore, c’è stata la premiazione con piccoli premi, gadgets di Libriamo e cose varie, ma tanto questi micro eventi servono per incontrarsi, per sorridere e per diffondere la nostra idea di poesia, senza trionfalismi o forzature, solo tenera poesia, solo poesia forte tanto da resistere a questo tempo nero.
(in foto: Manuel Caprari)
Domenica 26 ottobre mi è capitato di fare la giuria ad un Poetry Slam organizzato da Licenze Poetiche all’interno dell’evento chiamato Libriamo in quel di Matelica. Marco Di Pasquale mi aveva invitato a partecipare ma ormai ho preso la decisione di non voler più associare per me stesso la parola poesia alla parola competizione. Resto però del parere che il poetry slam è un ottimo modo per smitizzare l’idea vecchia e classica di poesia. La prima volta che ho partecipato ad una sfida del genere è stata ad Ancona nel luglio del 2003 e ricordo quell’esperienza con grandissimo piacere, eravamo in parecchi e tutti abbastanza curiosi. Durante le tre serate di competizione salirono sul palco alcuni nomi che poi, nell’arco di poco tempo, hanno acquisito una visibilità rilevante, tipo Cristina Babino, Luigi Socci, Sara Ventrone, Andrea Inglese, Filippo Davoli, Natalia Paci, il bel Valerio Cuccaroni e anche il sottoscritto.
Quindi possiamo dire che la formula dello slam ha una sua sacrosanta dignità, soprattutto se utilizzata per avvicinare il pubblico e per dare spazio ai poeti emergenti, siano essi giovani o meno giovani. Da tutte queste considerazioni nasce la decisione di non essere più nel gruppo dei competitori ma di voler continuare comunque a promuoverne la formula. D’estate a Macerata il poetry slam lo organizziamo ormai da quattro anni e riesce sempre bene, ci si diverte e soprattutto fa divertire il pubblico. Così anche stavolta a Matelica ci siamo obiettivamente divertiti, nonostante la ritrosia del micro pubblico ad essere giuria.
Come abbiamo detto i partecipanti non erano in grandissimo numero, sette, ma erano simpatici e agguerriti e in ordine alfabetico: Manuel Caprari, Colomba Di Pasquale, Marco Di Pasquale, Lara Lucaccioni, Matteo Marangoni, Ennio Monachesi e Sonia Trippetta; presentati tutti da Paola Pela, giornalista e conduttrice radiofonica davvero davvero brava. Come sempre in questi casi abbiamo slittato di un’oretta e abbiamo cominciato a battagliare verso le 16. Uno dietro l’altro tutti e sette si sono cimentati nella prima serie di letture. Tra qualche sforamento di tempo e qualche exploit è andato subito in testa Manuel Caprari, che già aveva fatto bene nel poetry slam estivo a Macerata classificandosi tra i primi tre.
La seconda tornata di letture è stata ugualmente avvincente e il pubblico ha partecipato con interesse inscenando anche discussioni interessanti sui testi e gli stili dei vari partecipanti. Stavolta nessuno sforamento e punteggi un po’ diversi rispetto a quelli della prima. Alla fine una classifica che ha visto in cima Manuel Caprari che sembra, secondo me, un vero animale da slam con le sue poesie ironiche e piene di rimandi. Al secondo posto Colomba Di Pasquale, anch’essa una discreta slammista, avendo vinto lo slam maceratese nel 2007 ed essendosi classificata tra i primi tre nel 2006. Al terzo posto Marco Di Pasquale che se non fosse stato per una penalità avrebbe probabilmente agguantato la seconda posizione.
Alla fine, tra sguardi incrociati e sospiri e qualche piccolo stupore, c’è stata la premiazione con piccoli premi, gadgets di Libriamo e cose varie, ma tanto questi micro eventi servono per incontrarsi, per sorridere e per diffondere la nostra idea di poesia, senza trionfalismi o forzature, solo tenera poesia, solo poesia forte tanto da resistere a questo tempo nero.
sara ventrone è un gradino sopra
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