domenica 28 giugno 2009

La Tela Sonora del 26 giugno 2009


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Fernanda Ferraresso

C’è dentro i versi di questa raccolta di Fernanda Ferraresso il pulsare vivido della corporeità. Il verso che respira (Respiro. Silenzio. Respiro.) con lo stesso ritmo del corpo; la parola un otre gravido di accordi, luci e semi che germogliano e si espandono d’intorno, lasciando essenze, aromi e nettare nell’aria “ il mio corpo è un pianeta di falesie / e picchiare di uccelli che in me vorrebbero tracciare un nodo di voli” (p.82).
Il linguaggio è interiore e viscerale, permeato di una sensualità lieve, da cui il lettore viene travolto, in un procedere che è “incontro”, “congiungimento”, ricerca oltre la soglia del dicibile.

Sono qui distesa.... muta.... ad ascoltarti.... e nuda. (p.85)

E’ il fascino della scrittura visionaria e onirica, che nella sua intima inafferrabilità acquisisce un aspetto lieve e prossimo al sacro.
L’io lirico è al centro della raccolta, in continua tensione verso l’altro. Un corpo (un sé) che si completa e si eleva nell’attraversamento e nel congiungimento-fusione (anche quando l’altro è assenza o mancanza, anche nella metabolizzazione del lutto)

Quando mi baci
amore rovesciami dentro la notte
con una scodella di latte (p.19)
*
Per ascoltarti mi dispongo in un nudo silenzio
terra io stessa e piana innanzi a te” (p.85)

Frequente è l’uso di riuscitissime metafore, similitudini, analogie, sperimentazioni lessicali che dilatano e ampliano il verso, sgravano il vortice della ricerca, così come i rimandi evocativi (tanti) uterini, ombelicali, riconosciuti come “gli anelli di una spina/ vertebra candida e sonora/ che finalmente mi regge” (p.28).
Un libro da ascoltare più che da leggere, a cui affidarsi e da cui lasciarsi condurre, perché le maglie che lo tessono “tramanti”, “perimetrali”, “migratorie”, sono filigrane riconoscibili, condivisibili e dell’appartenenza.

Fernanda Ferraresso, Migratorie non sono le vie degli uccelli, Il ponte del sale 2009


Riferimento sul web: http://fernirosso.wordpress.com/
ospiti in radio anche:

Alberto Toni
Marco Milone

1 commento:

  1. Ringrazio anche qui l'orditrice di questa immissione: nel nodo della Tela son-ora, grazie al continuo lavoro e all'ospitalità di Daniela Terrile (ma ti riposi ogni tanto?. La lettura che qui è stata riportata della raccolta "MIgratorie non sono le vie degli uccelli" è di Maria Pina Ciancio, un'altra amabile tessitrice di relazioni, che mi ospita anche nel suo sito
    (http://lucaniartmondo.blogspot.com). Ringraziandovi tutti, non dimenticando la voce segreta del grande fiume che tutto e tutti raccoglie nella sua corsa al mare, Anna Maria Farabbi, che porto in me nel centro del rosso,vi abbraccio in festa. fernanda f.

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