Mi avete cercato e il mio cuore ha tremato
Ieri
RadioAlma mia e spensierata
Sono qui
Ma non so niente della poesia
È lei
Come una bella donna
Che è venuta a cercarmi.
Solo perchè non mi sono scordato della radio
La poesia ha cominciato a cantare
È un suono languido e molto s ignorile…
La poesia
Occhi grandi le parole
E il nuovo che non è novità
Ma ribellione
E scrivi ciò che senti di descrivere
Per accigliare al mondo
Che tu c’eri
E non c’eri per chi si è seduto
Sul…
E poi vedremo.
Io sono Maurizio Spagna
Il missionario in volta
Poeta in povertà
Che si veste di tanti figli della vita imperfetta
E che arriva
Sul luogo affamato e malfatto
E grida…
C’è una poesia là
Portiamo la cultura all’ingresso
Dei costumi
Dimenticati dal senso.
“Quando volete per l’intervista
Raccontiamoci
Che negli anni ci siamo smarriti
Nel mostrarci perfetti”
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E alla link “EVENTI” osservate cosa tratta.
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L’ideatore
paroliere, scrittore e poeta al leggìo-
martedì 22 settembre 2009
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La Tela Sonora
La Tela sonora e' una rete che attrae la poesia per espanderla e farla conoscere nel mondo, qui e ora: non esiste passato non esiste futuro. il futuro é il passato come é stato pensato da TE.
Ascolta ora in questo momento, l'unico possibile attimo.
Le parole della poesia letta sono adesso e ora, la loro musicalità é un tantra che raggiunge il cervello e soprattutto il cuore.
visita http://www.radioalma.blogspot.com/ ed ascolta le puntate trascorse in compagnia dei poeti.
La tela é per tutti grandi e piccini senza distinzione, accoglie per espandere per ritornare nel mondo con una forza più grande
Grazie a tutti coloro che hanno deciso di partecipare, la tela é vostra
Ascolta ora in questo momento, l'unico possibile attimo.
Le parole della poesia letta sono adesso e ora, la loro musicalità é un tantra che raggiunge il cervello e soprattutto il cuore.
visita http://www.radioalma.blogspot.com/ ed ascolta le puntate trascorse in compagnia dei poeti.
La tela é per tutti grandi e piccini senza distinzione, accoglie per espandere per ritornare nel mondo con una forza più grande
Grazie a tutti coloro che hanno deciso di partecipare, la tela é vostra
AL FIN D’AMORE…
RispondiEliminaLa sera vestiva di nero
lasciava molto alta l’intenzione
l’eleganza provocava
ma era gentile.
Presto o tardi
Sparsa nel tremore
in miseria
audacia
e un po’ d’imbarazzo
quella pelle oscura
abbagliava al fin d’amore…
Ammirava ansimante
il proscenio di in corpo filante.
Ed io
seducevo il mio sangue
limpido e caldo
al fin d’amore.
Da “Il cuore degli Angeli”
di Maurizio Spagna
TRENT'ANNI DOPO E'PER SEMPRE...
RispondiElimina…le crisi, le voci apparvero
imbrogliando sulla soglia,
una sorta di fragilità
e di angoscia da rivivere
in una vertigine d’amore…
“È sempre perplesso
Che strano quell’uomo..”
È insolito
Che quando rifletto
Da tutto ciò che sfiorisce
Sfiorisco anch’io
Perdo i petali di casa
È curioso
Che quando ripercorro
Tutto ciò che è perduto
Di quello sfigurato
Sciagurato
Periodo percettivo…
Oscillo come un fiore.
È il vento che sceglie
All’improvviso
Il tuo nervo
Accarezza il vuoto.
“Si priva di saluti
E com’è mascalzone
Che strano quell’uomo."
Alle voci ingarbugliate...
Ma le pagine più belle
Di una vita al fiordaliso
Si posano
Fra le labbra di un lobo
Nel seno di un loto
E i fiori azzurri delicati
Crescono
In un gran grano d’amore.
Da “Ammissioni”
di Maurizio Spagna
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L’ideatore
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FIRMAVA PAROLE
RispondiElimina…Al di sopra della coscienza,un linguaggio speciale prescritto nel moderno…
Come con te.
Firmava e filmava
L’effetto sgradevole
Delle spiattellate parole
Animate e riviste nel moderno.
Nel disagio abituale delle abitudini,
le scelte eretiche stanno conversando...
Come con te!
Nel disagio abituale delle ricchezze
Le scelte sciupate odorano di ribellione...
Come con te!
Nel disagio abituale dei profeti squadrati
Le scelte pronunciate sfregano il pregio...
Come con te!
NOSTALGICO
Il tuo dolce disagio
Firmava e filmava
Firmava e fermava
Le primitive parole amanti
Come con te
Concetti con te
Contrasti di spontaneità
Contesti poetici di parole
Incorporate nel firmamento filmato
E impennate di fastidio nell’impensato...
Come l’ultima scelta con te.
A mia morale, a mia risonanza…per te PIER PAOLO PASOLINI.
di Maurizio Spagna
Da “Sotto le sembianze di..”
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L’ideatore
paroliere, scrittore e poeta al leggìo-
IL “CARATTERISTICO”
RispondiElimina..l’interesse per la società
è tipico nello scrittore poeta..
La Dea del sacrificio, l’omaccione sacro torna sempre a rivivere dalle proprie spoglie.
Perlustrazioni indipendenti?
Collezioni singole o in coppie?
Trucchi prepotenti per alcuni uomini ingordi?
Ma anche abbondanti intrusioni, in un protesto di vizi doloranti del civile.
Io non scrivo per me stesso, scrivo per il genere umano e mi sfibro dei suoi problemi.
Contesto i compromessi ed il silenzio di un disgusto in via di regresso, cesso e sesso.
Non so se limitare l’eros ad un prodotto o rappresentarlo in un particolare conflitto della mente umana?
Gli sposati poi amanti e confortevoli in diverse comparse?
La donna che per amore dei figli o la bella vita in cui vive, mente a riguardo?
Certo,
queste sono strategie, infelicità, avvelenamenti di una pezza pazzia in tutti noi!
Nel peccato di una vita la coscienza corporale peculiare, egocentrica ed interpretativa è notata come una viscida condanna.
Il mio scopo invece è che i falli fallosi e scortesi attraversino il volto scortato in vergogna,
mentre la vaga vagina scontata, sconti la sua fama nell’atollo degli invisi.
È tempo degli appelli, dell’umiltà e della perseveranza…
È il tempo dell’essere “caratteristico”, non più il protagonista favorito del nostro insediamento sulla terra.
©
Da “Ammissioni”
di Maurizio Spagna
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L’ideatore
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Commento introduttivo,
RispondiEliminaun tributo poetico:
“Ad un grande esempio di letteratura del Novecento, donna contemplatrice che ha raccontato le grandi sofferenze della vita e ricca di espressioni poetiche vissute nel profondo.”
HO SEMPRE VOLUTO...
...aspetta un attimo, un attimo
e non sparire poesia.
Per Alda Merini il tuo verso
è nella vita…
Annuisci Alda,
Ho sempre voluto poesia attorno a me
Tratti di sentiero
Che aggiungessero corpi di scrivanie
E lampade accese di protesta
Sull’infinito appoggio di un pensiero.
La tua camera ne era impicciata.
Ho sempre voluto foto
Copie di poesia attorno a me
Sedie foderate da calici piangenti
Schizzi di un vissuto amore
Strane facce di cassetti ammaccati
E muri
Figurati dall’ombra del mio seno.
La tua camera ne era impicciata.
Ho sempre voluto poesia dal vivo attorno a me
Musica sperduta nelle parole
Volti e braccia cascanti
Sopra un leggìo che pieghi
Si ripieghi e il certo che si spieghi!
La tua camera ne era impicciata.
Ho sempre voluto una camera vuota
Nuda e dalle quattro orecchie
Bianca e chiusa in una nuvola nera
Fumata
E corteggiata dalla tua poesia
Che ho sempre voluto
Un po’ mia.
©
Da “Il cuore degli Angeli”
di Maurizio Spagna
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L’ideatore
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IL MONDO BAMBU’
RispondiElimina…spunto il Mondo,
quel Mondo pieno di scatole
e scatoline per piccoli uomini…
Mi spulcio istanti
Come il bimbo
Che ci guarda dal vetro
Della curiosità.
È in un Mondo lontano
Nel sublime
Che l’adulto figlio
In sofferenza
Acclama unione dagli amori.
Mi controllo l’ora del Mondo
È l’ora del mio nascondiglio
Nel gratta e vinci giocondo.
È in un Mondo lontano
Nel sublime
Che l’adulto figlio
In sofferenza
Acclama unione.
Mi sciocca
Lo specchio di ogni giorno.
È in un Mondo lontano
Nel sublime
Che l’adulto figlio
Soffre.
Mi presto alla strada
Come il fantoccio
Guardiano del vento.
È in un Mondo lontano
Nel sublime
L’adulto figlio.
Mi confondo in una stella
Di mezzanotte
È forse la mia ultima pecorella?
È in un Mondo lontano
Nel sublime
Il sublime.
Mi scollino le origini
È in un Mondo lontano
Il Mondo bambù
Il resto del Mondo
“Io resto nel Mondo?”
Mi tremano i piedi
Allevo occhi per il Mondo
Giro su me stesso
Accendo le prime luci
Dei pensieri
E vivo nel prodigio
In punta di mani...
Discendendo.
©
Da “Il cuore degli Angeli”
di Maurizio Spagna
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ITALIA MIA E UNITA
RispondiElimina…un mito che parli al popolo come uno di noi,
ha impagabili visioni e revisioni da vero numero uno…
Cos’è la mia unità?
Il mio essere unico, imperfetto e indivisibile?
Forse un riferimento casuale
O un brano di un romanzo eseguito al pianoforte.
Cos’è la mia unicità?
Non certamente l’alta borghesia di Cinecittà
La recita a carte nelle ore di chiusura
E l’unicità di quella volta che…
Forse gli esperimenti per governare
Questo confuso e difficile Paese
O forse l’Italia nazional popolare stretta
Intorno al rapimento di Aldo Moro
E i saggi libri di scuola che temevano il suo peggio
Verso
L’unicità di quella volta che…
Cos’è il mio unico tempo?
Forse l’anima popolare
Che pressa gli operai
Mai stanchi, mai domi e mai ringraziati.
Cos’è l’unione politica?
Forse il dialogo
A carico di grandi uomini
Perché gli anni passano
Elaborano vecchiaia
E il tutto si ferma nel culto della melma.
Italia mia, Italia unita
Sei complice
Cambiati la giacca vecchia a strisce
È la realtà di adesso l’esclusiva schiva.
Cos’è il luogo unito?
I segni sulle mani
La busta divisa da metalmeccanico
le quattro giornate di ferie
E l’unicità di quella volta che…
Guardavi al futuro
Come il primo cittadino
Di un movimento al lavoro.
Cos’è la mia unità?
Il mio essere unico, imperfetto e indivisibile?
Forse un riferimento banale
o un brano di un romanzo eseguito al pianoforte.
Cos’è l’unicità?
Forse la chiamata o l’ordine alla morte!
©
Da “Il cuore degli Angeli”
di Maurizio Spagna
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STRIPPASSO
RispondiElimina…la mia forma poetica
è meno rigida e libera di esprimersi
nel corpo-mente-creato…
Spogliamoci
Di una moda
Ed è subito musica non trovi?
Il varietà
Nello spettacolo
È andare a ruffiane/i, vero?
Bricconi e boccacce
Con il strippasso
Investiti linguaggi
Di un’ingrossata finzione
Della bellavista autonomia
E di questo Mondo
Sempre più attento all’ipnotismo
E poco al realismo.
Consistenti
Nel calare l’offerta
Sul tavolo d’arte
Di una spogliata
Spigliata faccia d’angelo.
Strappiamoci i vestiti
Del solito tempo
Del solito mestiere
E lentamente…
Mettiamo la foglia alleanza
Dèi o déi figli della speranza.
Spogliamoci
Di una moda
Ed è subito musica al passo
Non trovi, non ti porti su?
-Sempre più illimitate
nude Feste a tutti-
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Da “Il cuore degli Angeli”
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Soffia il 2009 e...
A PIENE MANI QUINTO “Caspita”
RispondiEliminaUno sparo di petali
Per la prima volta
Quello sparo
Fu così vicino alle grazie
E i petali
Si alzarono moralmente
Sfollando
Tra due bellezze:
Il battito di ciglia
E il battito dei cuori
Affollati.
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Maurizio Spagna il poeta
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