sedimenta
Quando le guardi, vedi un lampo di magnesio nei loro occhi.
Un lampo, come un vuoto sordo.
Orbite scavate nella sabbia – pareti in continua rovina
Sguardi aperti sul nulla o sul tutto: come disporre due mani a conca
E attendere un vento (salvifi co o crudele) che le disgiunga
… o un motivo apparente di disgiunzione
Quando c’è campo
Quando l’inciampo si verifi ca per interstizi (appunto, per
disgiunzioni)
Quando lo scandalo ti rassomiglia e percepisci nella rete spazio in
spazio
Scendi dal tuo volo di trapezio
Scava sino alla radice
Cova la tua ombra sul fi lo della luce
In un respiro calmo d’iniezione, e profondo
Guarda dallo spiraglio
Come dentro una ferita: s’aprirà
Una fi nestra o un taglio
Respira dal tenero boccaglio
Per foce o per sorgente
Fa scandaglio…
Caro Andrea, ti ho ritrovato... in questa poesia.
RispondiEliminaCatia P.
Ciao, mi avevi dato il tuo "Vociverse". Puoi contattarmi via mail? lucan@netitalia.it
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