martedì 3 novembre 2009

andrea lanfranchi



sedimenta

Quando le guardi, vedi un lampo di magnesio nei loro occhi.
Un lampo, come un vuoto sordo.
Orbite scavate nella sabbia – pareti in continua rovina
Sguardi aperti sul nulla o sul tutto: come disporre due mani a conca
E attendere un vento (salvifi co o crudele) che le disgiunga
… o un motivo apparente di disgiunzione
Quando c’è campo
Quando l’inciampo si verifi ca per interstizi (appunto, per
disgiunzioni)
Quando lo scandalo ti rassomiglia e percepisci nella rete spazio in
spazio
Scendi dal tuo volo di trapezio
Scava sino alla radice
Cova la tua ombra sul fi lo della luce
In un respiro calmo d’iniezione, e profondo
Guarda dallo spiraglio
Come dentro una ferita: s’aprirà
Una fi nestra o un taglio
Respira dal tenero boccaglio
Per foce o per sorgente
Fa scandaglio…

2 commenti:

  1. Caro Andrea, ti ho ritrovato... in questa poesia.
    Catia P.

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  2. Ciao, mi avevi dato il tuo "Vociverse". Puoi contattarmi via mail? lucan@netitalia.it

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La Tela Sonora

La Tela sonora e' una rete che attrae la poesia per espanderla e farla conoscere nel mondo, qui e ora: non esiste passato non esiste futuro. il futuro é il passato come é stato pensato da TE.

Ascolta ora in questo momento, l'unico possibile attimo.

Le parole della poesia letta sono adesso e ora, la loro musicalità é un tantra che raggiunge il cervello e soprattutto il cuore.

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La tela é per tutti grandi e piccini senza distinzione, accoglie per espandere per ritornare nel mondo con una forza più grande

Grazie a tutti coloro che hanno deciso di partecipare, la tela é vostra