Arrivando ondate di sole e luce, stamani,
è dentro filacci di nebbie, vicino a buchi di piogge,
è negli sguardi dei tuoi scogli che ancora
s’aggrappano a legacci d’inverno,
scossi, dalle arruffate dite del mare, fino all’intimo
dei ginepri e cisti tesi dai venti del nord.
Perchè ci sono radure,
anche nell’oggi del male, fuorigrotta,
camminamenti a spartiacque,
illuminazioni del buio, squarci di luce,
e questo fuoco questo fuoco di roviche m’incendia e divora.
Sai, ti ho rivisto stamani, che avevo gusto di poesia,
ti ho rivisto in un suo sorriso
come un bacio, uno dei tuoi
tra tutti quelli del mio Re amore;
e mi sono sentito così ricco
che faccio dono di quest’amore,
tutto, a dispersione nei cingolati oscuri di questo mondo male maschile
che ne faccio regalo
come un’aria di luce che s’avvinghia
come una potenza madre che s’umana.
È ricordo d’amore, è memoriaa mazzi di fiori,
a presenti gialli, a colorati d’oro e sole,
a tinti di vite sorrisi e dolori,
tutti i caldi in queste giornate di freddo
che il tempo
che la vita
che le mani pure in giorni di male ...è tutto:
silenzio,
ascolto,
intessuti passi,
ricami e rammendi di speranze.
Doni di Dio,
passaggi donne.
ciao
r
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